sabato 10 ottobre 2015

Classico esempio di informazione pilotata



Se un clandestino compie un gesto umanitario, viene intervistato, si smuovono mari e monti affinché ottenga quel permesso che guarda caso ancora non ha e possibilmente anche un buon lavoro; (per un Italiano, per contro, perfino il suicidio per disperazione passa praticamente inosservato…) – si mostra il suo volto cosicché chi avesse la buona sorte di incontrarlo magari gli spalancherebbe volentieri la porta di casa…

Al contrario, le facce dei tanti delinquenti di provenienza forestiera, rimangono praticamente sconosciute. Un piccolo accenno qua e là, tanto per dovere di cronaca…

A voi non puzza? A me sì.

Cinemando e guadagnando, che male vi fo'?



Suburra. Il film che ha anticipato Mafia Capitale. E certo, se tenevo gli strumenti, da mo’ che l’avevo messo in scena anche io, il Suburra. Ci voleva solo da essere volutamente ciechi e cretini, per non vedere e non sapere. Comunque, da una parte, meglio di niente, dall’altra, le denunce vanno doverosamente fatte PRIMA che il bubbone scoppi da solo, altrimenti diventa un po’ come cavalcare la tigre per fare grana e rifarsi una forma di verginità, che di quella i sinistri hanno davvero bisogno.



Viva l'Italia in movimento... si fa per dire




Comunque, i proventi dei furti valgono bene l’investimento del costo del biglietto. E seppoi quello dello sfruttamento infame di minori, fin da quando la rom “tèn’a panza cia’ cia’ cia’” resta un tema assolutamente ignorato e… diciamolo pure, per lo strapotere delle mafie di vario genere, altrettanto difficilmente, quando non assolutamente, intoccabile, che importa? C’è sempre un Silvio Berlusconi con le olgiettine e una povera Ruby “minorenne” a carico, da prendere a martellate almeno almeno fino a che campa. Ma… niente paura, poi ci saranno gli eredi.

Nel frattempo, continuiamo a gustarci l’infame spettacolo quotidiano, diurno e notturno, della sopraffazione del cittadino da parte di chiunque voglia infierire.

Ma non sarà che gira gira per salvaguardarsi la vita ci dovremo tutti, forzatamente, rifugiare nei Palazzi Istituzionali, provocando la fuoriuscita, per via dell’antica legge di Archimede, di coloro che ancora li occupano?

Viva il "commercio" organizzato



Peccato che, per contro, i nostri giovani senza futuro partano soli, tra abbracci dolorosi e lacrime da inghiottire, non sapendo quanto a lungo dovranno lavare piatti e pavimenti nel tentativo di trovare la via per mettere a frutto anni di studio, di sacrifici di famiglie intere, di esborsi, di tasse, di alzatacce, di sleccate obbligate ai talloni dei baroni universitari che ai migliori succhiano anche l’anima. Peccato che dopo tanto impegno, poiché l’Italia è niente più niente meno come fosse in guerra, e non servono i combattimenti armati per ottenere risultati devastanti, con la differenza che se non figuri come profugo che fugge o magari… scappa, non ti si incucca nisciuno, e figuriamoci i testoni europei o le United Nesssscioons, peccato, dicevo, che i nostri giovani, valigia in spalla e poche cose che sennò coi voli low cost – gli unici faticosamente abbordabili – non ti fanno passare più di 10 kg a mano (50 cm di altezza dunque, misurate anche le rotelle sennò so’ cazzi! -, e non più di 20/23 imbarcati, debbano affrontare tutto da soli: lingua - che qui in Italia ari-nisciuno ha consentito loro di apprendere in maniera decente nelle scuole pubbliche che sono un esempio, generalmente parlando, di sfascio -; timori di un futuro prossimo e lontano che non si può sapere che faccia avrà; affetti da tenere chiusi nella cassaforte di un cuore a pezzi…

Peccato che i nostri giovani non siano né salutati né tantomeno accolti da fanfare e divise e pennacchi, né, figuriamoci, da un bel tappeto srotolato davanti ai piedi degli spettatori compiaciuti che si stagliano orgogliosi come tacchini deficienti contro l’azzurro cielo di tanta allucinante macchinazione.

E peccato che poi, alla fine, anche i disagiati-profuganti-svantaggiati-fuggitivi-scappandi o quanto altro, anche loro - una volta spenti i riflettori accesi ad arte per dare lustro sempre e ancora ai tacchini deficienti - finiranno macinati tra gli ingranaggi di lavoro con remunerazioni da piantagioni del Sud America dei tempi della guerra di secessione. Certo, per tali soggetti, che già partono col colore della carnagione giusto e che in Patria vivevano magari in tende beduine o comunque, non di certo in eleganti palazzi, sarà comunque un apparente passo avanti, un’allucinazione psichedelica che li farà sentire parte del mondo entro cui sono stati artificialmente indotti a desiderare di entrare. 

Un tempo gli uomini liberi venivano catturati con le reti mentre cercavano inutile scampo fuggendo con piede veloce tra alberi e foreste, per venir imbarcati su navi della morte e, quelli che arrivavano vivi, seppur zombie, venduti al palo nel quartiere del Pelourinho a Bahia. Oggi li salutano negli aeroporti. E quelli sorridono. Un po’ come Pinocchio che cade in mano al proprietario del circo.



venerdì 9 ottobre 2015

risposta per addicted to sor Marino



Risposte a glorificazione presunte azioni/provvedimenti di sor Marino

"Bene, la mia analisi può anche risultarle superficiale ma è quantomeno frutto di un'elaborazione basata su un lungo vissuto. Al contrario, i copia incolla da fonti ufficiali che, come ben sappiamo, possono anche essere giostrate ad arte e comunque c'è molto fumo e finora niente arrosto - (a parte le assegnazioni di appalti per via diretta in quanto il Giubileo è ormai arrivato, per fortuna dei mafiosi e collusi-corrotti e dunque "non c'è tempo per adire le vie corrette, neanche lo avessero saputo all'ultimo minuto, i furbastri... "- ah dimenticavo, non sono certa siano poi riusciti a farla passare, il Marino e il Gabrielli, quella di intestare beni immobili dello Stato, dunque nostri, per contro di opere di risistemazione manto stradale disastrato a Roma, che vai a sapere se poi dura più degli anni di vita di un immobile!!! - no comment) -, sono opera cieca di lacché. Nulla di personale. Tra l'altro, non siamo mai stati tanto malconci quanto sotto il "dominio dei regimi sinistri". D'altronde, l'impronta è di stampo madre Russia, seppur mascherata. Si finge di voler migliorare le condizioni di vita degli "ormai sudditi" mentre si mira soltanto a conservare e, laddove possibile e perfino impossibile migliorare, le condizioni di vita delle "caste". Roma non stava bene, ma i pappamagna vengono da ben lontano. Vogliamo arrivare almeno indietro fino a Rutelli e Veltroni..? Ah poi, magari si veda i filmati de "L'età di Stalin", della Liliana Cavani (sembra impossibile che proprio lei abbia partorito un tale documento STORICO. Si trovano terrificanti analogie ideologiche, seppur il contesto è cambiato... e almeno potrebbe reggere a livelli meno orripilanti, finché nelle case dei "sudditi" ci sarà almeno il pane, fosse pure senza la cipolla. Peregrinando, il sor Marino, come prima idea si fece venire in mente di togliere i sampietrini dai Fori. Non sapeva nemmeno che trascorsi i cinquant'anni i manufatti diventano STORIA e non si toccano. Poi se l'è presa con la circolazione e per carità, ci fossero i mezzi abbordabili per arrivare senza essere schiacciati, spintonati, derubati, aggrediti e malmenati durante la dura prova del tragitto... sarebbe anche gradevole. Poi, dàgli coi venditori ambulanti che almeno lavorano e non rubano al Popolo, anche se di certo pagano pizzi e merletti. Però, se si transita per la zona di Ponte Milvio, per via del Corso - per dirne qualcuna -, letteralmente INFESTATI da immigranti che spacciano di tutto e si sono piazzati con mega chioschi... ah, quelli, chissà sotto la protezione di quali clan stanno che il sor Marino non li tocca. Come non tocca gli storpi, veri o falsi, che infestano i semafori, e come non tocca i campi Rom che se le forze dell'ordine s'azzardano a tentare di fare ordine rischiano il linciaggio e... ma certo, il sor Marino là in ciclettina e caschettino non se lo sogna di andare a mettere il naso, e ché, vogliamo che gli si ottunda l'olfatto e il gusto?! e poi, quando va ad annusare del pretioso vino magari non lo può neanche annusare con goduria. Copi, copi e incolli quando le aggrada. E buon viaggio, poiché quelli come lei che ancora sbandierazzano, fanno, a mio modesto parere "superficiale", parte di quella cerchia troppo vasta di soggetti che intorno ai partiti ci sguazzano fin troppo bene e dunque, sono disposti a tutto pur di non vederli spazzati via, insieme alle immondizie!"

"- Il sor Marino, sapendo bene come stavano le cose... sa come si dice, si è buttato subito avanti per non cadere all'indietro, sperando, nella sua arroganza, di tenersi fuori. Ha presente "Il Dio delle piccole cose"? Bene, il titolo, se non la storia in sé, la dice lunga: la vera onestà si vede da come gestisci la pagliuzza altrui. E questo glielo dice una "superficiale" che si è tirata indietro da un'offerta di lavoro con l'ESRIN, Ente Ricerca Spaziale, poiché alla firma del contratto si era accorta di essere rimasta incinta e ritenne "onesto" non accettare l'incarico. E rifiutò anche quando fu ricontattata, poiché sapeva che non avrebbe potuto fornire le dovute prestazioni di lavoro. Io sarò superficiale, ma coerente. Il sor Marino è un pappolaro. E fosse il solo."