mercoledì 27 aprile 2016

Riflessioni su figli, frecce e onde


"E' vero, come già scrisse il grande Gibran, i figli sono ben frecce che dalla forza che sapremo imprimere al nostro arco prenderanno lo slancio per librarsi verso la vita. Ma chi li ha generati non può semplicemente, denudato, spalancare le braccia e rimanere a stringere soltanto i ricordi, se gli stessi figli non torneranno a condividere i frutti delle speranze. Se, e poiché, la vita è amore - comunque e sempre una forma di amore che tutto ha la forza di muovere, i figli dovrebbero sapersi mutare, esaurito lo stridere del falco che li becca, - a tributo di tale impeto creativo -, in onda di mare...
Le frecce, sibilando ignorano ciò che incontrano. Cercano la meta perdendo il sapore del cammino. L'onda no, l'onda si diparte morbida in cerca della propria libertà di vagare, di seminare la vita attinta dal grembo della madre terra, per lei fattasi sabbia al fine di offrirle spinta e riparo. L'onda propaga la vita di cui si è nutrita, ma non disdegna di tornare a lambire con la propria carezza, a nutrirla e colmarla dei doni ricevuti e altrove maturati, quella stessa spiaggia che le fu culla, generante e generosa per amore dell'onda, non di sè... "

"Il guerriero tenta di diffondere la sua luce e se fallisce, lasciate che la pace dell'intenzione renda onore al suo cuore. Si faccia, di ciò che nella sua umana certezza ha tentato di trasmettere, ciò che si riterrà opportuno, se non giusto. Il guerriero accetta che le vie siano infinite e la scintilla della sua luce, in tal maniera, è dunque salva."

Ohibò


Da anni - parecchi - ho scoperto il consapevole piacere di parlare con me stessa ad alta voce. Sottovoce, a volte. Urlando, a volte. Inventando dialetti e frasi svampite, ma molto rappresentative di certi stati d'animo.

A volte, si inventa l'acqua calda...

Commento ad articolo de Il Foglio su Islamismo-Fascismo

http://www.ilfoglio.it/cultura/2016/03/23/islamofascismo-no-grazie___1-v-139758-rubriche_c421.htm


 L'autore dell'articolo è dispersivo e perfino prolisso; monocorde, aggiungerei, per quanto attiene alla propria manifestazione di pensiero riguardo al suo concetto di "fascismo", termine-ideologia-regime che "allegramente" associa a "jihadismo".
Io sarò cretina e di certo il Fascismo non fu una passeggiata benefica, con tutto che chi lo visse trovò anche aspetti positivi, ma qua si cancellano con colpetti di gesso analogie comportamentali e attuazioni di programmi di distruzione di massa messi in atto dal Nazismo e, caro lei, dal Comunismo.
Stalin fu secondo a nessuno. Di certo, Mussolini persona, come persona, non era animato dalla stessa folle crudeltà viscerale che armò le menti e le mani del tedesco e del russo.
I fascisti erano "regazzi", a confronto! E tra di essi ve ne furono certamente molti che lasciarono emergere la parte peggiore di sé, ma furono personalismi, non il risultato di programmazioni subliminali e condizionanti alla... Siberia à gogo! Stesso discorso vale, a mio parere, per i nazisti: molti furono dei mostri, menti degenerate che compirono crimini atroci spinti da follia e perversione individuale.
La Sharia è tutt'altra questione. Islamismo è e rimane Islamismo. A quello si aggiunge il Fondamentalismo. Punto. Si nutre delle cavie prodotte come in
laboratorio, modificate geneticamente nel DNA attraverso mutazioni
psichiche indotte in anni e anni e anni di lavorìo. Automi, robot, alieni, visitor. Non hanno niente di umano.

In fundo, aggiungerei che Ella di certo non ha mai visionato i tre filmati della Liliana Cavani, "Le età di Stalin" di cui certamente esistono versioni in lingua a Lei conosciuta e comunque, Le assicuro che Le sarebbe sufficiente vedere le immagini, storiche, non rielaborate su racconti.
Ah, che dire, già che ci si dovesse trovare, dedichi qualche ora di tempo anche a "Notte e nebbia", ambientato in qualche amena località germanica... che forse le deve essere sfuggito anche quello...


Commento ad articolo di Mario Sechi su Il Foglio "Intervista onirica a Cossiga"

http://www.ilfoglio.it/politica/2016/04/23/cossiga-picconatore-magistratura-intervista___1-v-141075-rubriche_c350.htm

Perché, c’è un Parlamento in grado di legiferare?

Perché, abbiamo un Presidente della Repubblica che faccia il Presidente della Res Publica? O non abbiamo piuttosto un “presidente per caso”? Come pure “un presidente del consiglio per caso”?

Perché, nel complesso, la magistratura è stata organo “indipendente”?

Perché, la “trattativa Stato-Mafia che vide attore re Nap la dobbiamo considerare fantomatica? Allora dobbiamo dire che qui si dà fuoco anche ai fantasmi?

D’Ambrosio nella tomba...? Di tante pietre è lastricato il sentiero che conduce sottoterra... A volte, certi sentieri spuntano ad arte.

Ah sì, tornando indietro con la memoria ai tempi di Bettino Craxi e a quelli, successivi ma già impostati, di Silvio Berlusconi, a voi non sorge il dubbio che fosse vero anche il contrario di quando sotto quotato:

“Il fatto che nessuno allora sia intervenuto per mettere fine a questo scempio del diritto, dà l’idea del potere condizionante della magistratura.”

“E dà lì bisogna partire, dalle intercettazioni. Se non si riforma la disciplina sull’uso, sulla pubblicazione delle conversazioni telefoniche, non si metterà mai fine all’anomalia del potere dei pm. Anche solo potenziale. Il fatto di ascoltare, trascrivere e poi diffondere i contenuti sui mezzi di comunicazione è un potere che c’è nei regimi totalitari o deviati.”

E certo, se ne accorgono soltanto adesso che il pepe sotto al sedere se lo sentono “loro”?

L’art. 68 della Costituzione. Perché, abbiamo un Governo in grado e in volontà di fare altro che inciuci ad personam e perfino ad amicum... e amicum dell’amicum...

Si cita la Maria Elena Boschi e la si definisce “bella”. Mah, Barbie, più che altro, a uso e consumo di italiani con la “i” minuscola.

Concordo appieno: “Se avesse funzionato il principio di responsabilità politica certi personaggi sarebbero stati mandati a casa dai loro partiti molto tempo prima. Invece sono rimasti avvinghiati alle sedie fin quando non sono arrivati i carabinieri a schiodarli”. E la seconda, allunga le orecchie: “La presunzione di non colpevolezza vale nel processo penale, non per altre forme di responsabilità”.

Quello di Davigo era un discorso etico, sulla morale, la politica, non sul diritto e l’applicazione del codice penale. Gli dissi “voi non potete sindacare l’elezione, potete condannare l’eletto ma non chi lo ha eletto”. Intendiamoci bene, quando il marcio sta alla radice e corre lungo il tronco e rende putrescenti i frutti, diritto e applicazione del codice penale non possono più valere in senso stretto. Modificato l’uomo – divenuto esso un omminicchio e un quaqquaraquà – legge del diritto direi che non può valere e che il codice penale va applicato cum granum salis... integrale.

Infatti, il sistema politico è allo sfascio: replicai: “Che non la riguardano! Che non riguardano lei come magistrato, e il giorno che la riguardano come magistrato vuol dire che il sistema politico non funziona. Io la difendo perché lei esercita senza saperlo una funzione di supplenza. E’ lecito e doveroso che lo facciate adesso perché siamo in un periodo di grave crisi politica e istituzionale, il giorno che fossimo nella normalità costituzionale quello che voi fate non sarebbe più lecito”.

Chiarissimo: Siamo al punto che Davigo l’altro ieri in un’intervista ha detto questo: “Se la politica usasse per le sue autonome valutazioni gli elementi che noi usiamo per i giudizi penali e ne traesse le dovute conseguenze, processeremmo degli ex. Senza conseguenze politiche”.

Da quest’ultima “affermazione” si comprende che Cossiga non solo è morto, ma pure defunto: “oggi siamo nella normalità costituzionale, non nell’emergenza, nella supplenza dei pm, e il problema è proprio questo: Davigo dice le stesse cose di ventidue anni fa.”. E pure confusissimo, se arriva ad affermare che con due soggetti INCOSTITUZIONALMENTE piazzatisi, siamo nella normalità costituzionale.

Ma lasciate in pace il Cossiga e pensate a come far cadere questo malgoverno e... muoia Sansone sì, ma con TUTTI I FILISTEI!