martedì 17 maggio 2016

Riflessioni su parole del ministro Orlando a propòs di stepchild e adozioni internazionali

Tutto sommato, le argomentazioni del ministro Orlando sono giuste. E' quando arriva alle adozioni internazionali e parla di sopravvenuta "sfiducia" nell'istituto delle stesse e dei possibili, auspicabili incentivi, che non mi quadra più.
Voglio dire, intanto ormai i migranti vengono direttamente qui con famiglia e figli a seguito e dunque, poiché sono accolti con profusione di benefit che a casa loro - non avendone mai goduto - non se li potevano nemmeno sognare - è diminuito per forza il numero dei minori adottabili all'estero. A seguire, probabilmente il lievitare dei costi dovuto anche a... lo vogliamo dire... smazzettamenti vari... ha messo un altro freno.
Voglio ancora dire: ma tutte 'ste risorse che l'Orlando-qui-Furioso vagheggia ma... per i' "criature" nuostre, per i soliti negletti nostri (negletti, giusto, non è un refuso, non intendevo significare negretti)...
Peraltro, trovo giusto e doveroso che chi pensasse di adottare "aggratisse e senza sforzo" un minore straniero, con tutti quelli che abbiamo di "nostri", abbia a ricredersi. E che cazzo!
Cito, dall'articolo: Tra le «criticità, che hanno contribuito a creare un clima di crescente sfiducia verso l'istituto dell'adozione, soprattutto internazionale», Orlando indica la maggiore preparazione che si richiede oggi alle famiglie che aspirano all'adozione internazionale, considerato che sempre più spesso hanno di fronte «minori non più in tenera età», «gruppi numerosi di fratelli», «bambini con particolari esigenze sanitarie». Pesano anche «l'importante impegno economico necessario per concretizzare un'adozione internazionale», le «attese lunghe» e i «percorsi complessi». Un aiuto potrebbe venire dall'istituzione dell'Agenzia italiana per le adozioni internazionali, che dovrebbe svolgere funzioni di assistenza giuridica, sociale e psicologica per le coppie che intendono adottare e coordinare le diverse istituzioni in campo.

«Non è nostro compito dire come devono intervenire i magistrati con le sentenze. Siamo noi a chiedere con la legge ai giudici di svolgere la loro attività…
ilmessaggero.it

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